mercoledì 9 marzo 2011

Comitato 13 Febbraio - Se non ora quando!

Il Comitato SE NON ORA QUANDO è nato in occasione della Mobilitazione Nazionale delle Donne del 13 febbraio 2011.
Anche Monaco di Baviera si è unita alla manifestazione in difesa della dignità delle PERSONE e di un intero POPOLO.

Il 19 Marzo 2011 ci ritroviamo insieme al DGB e all'Ufficio Pari opportunità della città di Monaco di Baviera, e di fianco all'ASF, in occasione del 100° anniversario della festa internazionale della Donna, per condividere le ragioni della nostra mobilitazione!

Siamo Persone, siamo un Popolo, amiamo la democrazia e protestiamo contro banalità e banalizzazione della dignità umana e di genere.

La comunità italiana a Monaco di Baviera, le donne, gli uomini di oggi e di domani partecipano alla manifestazione organizzata dal DGB Bayern e la Gleichstellungsstelle der Landeshauptstadt München - Ufficio per le pari opportunità della città di Monaco di Baviera - ed a fianco dell'ASF - Gruppo di lavoro delle donne socialdemocratiche, SPD - alla celebrazione della Festa Internazionale della Donna che avrá luogo il 19 marzo 2011.

Sotto il motto "Se non ora quando" lanciato dal comitato 13 Febbraio, che ha organizzato in Italia e nel mondo già numerose manifestazioni per la difesa della dignità delle donne, delle persone, di un intero popolo, quello italiano, vogliamo in questo importante giorno esprimere la nostra distanza da ogni forma di banalizzazione.

Il comportamento oltraggioso della dignitá della persona, delle Istituzioni e della Democrazia, del nostro Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, fomenta ed alimenta i sempre più numeroasi pregiudizi e stereotipi delle comunità internazionali rispetto agli Italiani.

Non ci piace lo stereotipo "Italiani, brava gente", come nemmeno quello "Italia = Mafia" nè tantomeno "Tutti gli Italiani votano Berlusconi". Il popolo italiano è un popolo che sa ancora e vuole ricordare a se stesso e al mondo cosa siano sobrietà e serietà, laboriosità e semplicità, affezione alla Democrazia, alle Istituzioni, alla Patria e all'Unità d'Italia, alla Costituzione Italiana.

La banalizzazione demolisce tutto ciò, i nostri valori essenziali. Per questo oggi vogliamo portarli in piazza, tutti insieme per la dignità di un popolo, del NOSTRO popolo!

Frauen Forderungen

Trotz aller Fortschritte gibt es noch viel zu
tun, um die bestehende Benachteiligung von
Frauen abzubauen.
Die AsF fordert:
• gleichen Lohn für gleiche Arbeit
• einen gesetzlichen Mindestlohn
• Mehr Frauen in Führungspositionen in
Wirtschaft, Wissenschaft und Politik
• das Gleichstellungsgesetz für die Privatwirtschaft
• eine 40%-Frauenquote für Aufsichtsräte
• eine eigenständige Existenzsicherung
und Altersversorgung für jede Frau
• Gleichberechtigte Teilhabe von Frauen in
allen Lebensbereichen
• die Ächtung von Gewalt gegen Frauen

Zusammen, Insieme, beim Internationalen Frauentag 2011 Der DGB

Pressemeldung: AsF ist mit dabei beim Internationalen Frauentag 2011 Der DGB Bayern und die Gleichstellungsstelle der Landeshauptstadt München feiern am 19.3.2011 den 100. Internationalen Frauentag mit vielen Frauenverbänden und -organisationen. Die AsF ist auch mit dabei.
Ulrike Boesser, Vorsitzende der AsF München: „Der 19. März ist für uns SPD-Frauen ein Tag zum Feiern, denn der Kampf um gleiche Rechte für Frauen Teil der Geschichte unserer Partei. Viele der Aktivistinnen vor 100 waren Sozialdemokratinnen und Sozialistinnen, wie Anita Augspurg und Clara Zetkin. Und wir wollen hervorheben, was die SPD für die Gleichstellung von Frauen in den vergangenen Jahrzehnten erkämpft und erstritten hat: Die Einführung des Frauenwahlrechts im Jahr 1919, die Gleichstellung als Verfassungsprinzip 1949 (Art. 2 des Grundgesetz „Frauen und Männer sind gleich berechtig“) , die Abschaffung des Vetorechts für Ehemänner zur Berufstätigkeit ihrer Gattinnen (1977) oder die Einführung des Gewaltschutzgesetzes (2001).“ Wir demonstrieren gemeinsam mit den Italienerinnen der se non ora quando?-Bewegung. Die Frauen demonstrieren seit Mitte Februar in vielen europäischen Städten für mehr Respekt gegenüber Frauen und gegen die öffentliche Herabwürdigung von Frauen durch Ministerpräsident Berlusconi. Sie fordern u.a. Berlusconis Rücktritt.